Coppa Agostoni 2018, Moscon: “Vittoria che sa di liberazione dopo quello che ho passato”

Ritorno in grande stile per Gianni Moscon. A 54 giorni di distanza dal colpo rifilato ad Elie Gesbert (Fortuneo-Samsic) nel corso delle battute iniziali della quindicesima tappa del Tour de France costatogli l’espulsione dalla corsa francese e cinque settimane di sospensione dalla squadra, il portacolori del Team Sky ha fatto centro non appena si è incollato il dorsale addosso aggiudicandosi la Coppa Agostoni 2018 regolando in uno sprint a due l’estone Rein Taaramae (Direct Energie) dopo aver attaccato ad oltre 50 chilometri dal traguardo e aver via via sgretolato la resistenza degli avversari, tra i quali l’azzurro Damiano Caruso. Per il trentino si tratta del primo successo in stagione e di un segnale importante in chiave Mondiale di Innsbruck che si correrà tra appena 15 giorni.

“Vincere è una gioia grande, mi mancava alzare le braccia al cielo. È davvero bello tornare alla vittoria dopo quello che ho passato in questi mesi – ha sottolineato subito dopo l’arrivo – e soprattutto perché in una grande squadra come questa è difficile ritagliarsi i propri spazi e oggi ho colto l’occasione in mezzo a un gruppo di ragazzi con Golas come uomo d’esperienza. Mi è sembrata una liberazione, mi sembra di aver rotto un incantesimo e adesso penso che posso prendermi altre belle soddisfazioni nel finale di stagione perché la condizione è davvero ottima e vedremo di dare battaglia nelle prossime corse a partire da domani alla Bernocchi”.

Moscon, al quarto successo in carriera da professionista e al secondo in una prova in linea dopo aver vinto la terza tappa dell’Arctic Race of Norway nel 2016, commenta così la strategia di una gara nella quale ha dimostrato una brillantezza insospettabile, ma che lui stesso aveva preannunciato in settimana: “Dovevo testare la condizione e con la squadra abbiamo provato a rendere dura la corsa ma non abbiamo dovuto fare molta fatica perché la corsa era dura già da sola. Abbiamo fatto forcing nel finale del terzo giro e poi ho attaccato e ho visto che sono rimasto solo con Damiano Caruso. Nel finale mi sono gestito bene e il rientro in testa di Taaramae è stato importantissimo perché quando è partito l’ho seguito e nell’ultimo chilometro mi sono messo a ruota e ho lanciato lo sprint agli ultimi 200 metri e ho vinto”.

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